Glossario

PROTEINA

Le proteine sono tra i composti organici più complessi e sono i costituenti fondamentali di tutte le cellule animali e vegetali. Dal punto di vista chimico, una proteina è un polimero (o anche una macromolecola) di residui amminoacidici, uniti mediante un legame peptidico, spesso in associazione con altre molecole e/o ioni metallici (in questo caso si parla di proteina coniugata).

Le proteine possono essere classificate in due grandi famiglie: le proteine globulari e le proteine a struttura estesa o fibrosa. Queste due organizzazioni riflettono le due grosse separazioni funzionali che le contraddistinguono:

* Le proteine estese o fibrose svolgono funzioni generalmente biomeccaniche, esse per es. rientrano nella costituzione delle unghie, dei peli, dello strato corneo dell'epidermide, ecc., opponendo una valida difesa contro il mondo esterno.

* Al contrario, le proteine globulari sono coinvolte in specifiche e molteplici funzioni biologiche, spesso di notevole importanza per l'economia cellulare, per es. sono proteine gli enzimi, i pigmenti respiratori, molti ormoni e gli anticorpi, responsabili della difesa immunitaria.

La molecola proteica risulta costituita da atomi di carbonio, ossigeno, idrogeno e azoto; spesso contiene anche zolfo (presente negli amminoacidi metionina, cisteina e cistina) e, talvolta, fosforo e/o metalli come ferro, rame, zinco ed altri.

I protidi sono uno dei componenti fondamentali delle cellule. La loro composizione in amminoacidi è variabile e sotto il controllo genetico per cui il loro peso molecolare può essere molto variabile e dipende dal numero e dal tipo di amminoacidi (monomeri) di cui è costituita la molecola (eteropolimero in cui il peso molecolare medio di un amminoacido è circa 115). Se la molecola è costituita da poche unità di amminoacidi (in genere non più di 15 ÷ 20) viene definita un oligopeptide. In genere, un oligopeptide non ha una ben definita conformazione in soluzione ma, essendo piuttosto flessibile, la cambia continuamente. un polimero più lungo si dice polipeptide. uno o più polipeptidi costituiscono una proteina.

Gli amminoacidi presenti negli organismi viventi sono numerosissimi ma solo venti di essi sono sottoposti al controllo genetico, come conseguenza dei processi evolutivi, e contenuti nelle proteine:

1. acido aspartico (monoamminodicarbossilico)

2. acido glutammico (monoamminodicarbossilico)

3. alanina (monoamminomonocarbossilico)

4. arginina (diamminomonocarbossilico)

5. asparagina

6. cisteina (monoamminomonocarbossilico)

7. fenilalanina (monoamminomonocarbossilico)

8. glicina (o glicocolla)

9. glutammina

10. isoleucina

11. istidina

12. leucina

13. lisina (diamminomonocarbossilico)

14. metionina

15. prolina (iminoacido)

16. serina (monoamminomonocarbossilico)

17. tirosina

18. treonina

19. triptofano (monoamminomonocarbossilico)

20. valina

 

Tra gli amminoacidi non proteici annoveriamo il GABA (acido gamma-amminobutirrico, un mediatore chimico del sistema nervoso), la DOPA (3,4-diidrossi-l-fenilalanina, precursore dell'adrenalina), ed altri che hanno specifiche e spesso importanti proprietà biologiche. Gli amminoacidi essenziali per il nostro organismo sono 10 (istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilanina, treonina, triptofano e valina). Alcuni di essi sono "condizionatamente essenziali", ovvero diventano indispensabili solo sotto specifiche condizioni fisiologiche o patologiche (ad esempio: cisteina, tirosina, taurina, glicina, arginina, glutammina, prolina).

La quantità delle proteine presenti nel siero è definita come proteinemia totale, i cui valori normali sono compresi fra i 6 e gli 8 grammi per decilitro .

Considerata da sola, la proteinemia totale può fornire soltanto genericamente indicazioni su eventuali stati patologici, in quanto le varie frazioni delle proteine, pur subendo singolarmente delle modificazioni, tendono a compensarci, per cercare di rispettare un certo equilibrio biologico. Avviene cosi che la proteinemia totale subisce notevoli variazioni in più o in meno in casi del tutto particolari o in gravissime malattie.

Un aumento della proteinemia si può osservare, per esempio, in caso di eccessiva sudorazione (sforzi fisici prolungati, intensa attività sportiva) o disidratazione cioè perdita in breve tempo di liquidi organici, come in caso di diarrea e vomito infrenabili, di diabete scompensato, di shock o collasso acuto.

Una diminuzione delle proteine totali si verifica quando si riduce I'apporto proteico, per anoressia (patologica mancanza di appetito), difetti dell'assorbimento intestinale, per mancata o difettosa sintesi proteica dovuta a carenza di vitamine e di aminoacidi, per malattie del fegato a carattere cronico, per perdita o distruzione di proteine come si verifica nell'ipertiroidismo, in alcune malattie renali, nelle ustioni estese e nelle emorragie.

 

Vedi anche:

Glossario

Presentazione n. 3

Presentazione n. 4